“Il golf (la vita) è un gioco che non può essere vinto, ma solo giocato. Così io gioco e continuo a giocare. Gioco per i momenti che devono ancora venire, cercando il mio posto in campo (nel mondo)”

È certo che ognuno riesca a trovare gli spunti metaforici in qualsiasi sport pratichi. Ma il golf signori miei, è la metafora per antonomasia. Ogni scelta, ogni approccio, ogni difficoltà e il concetto di handicap sono l’essenza stessa di questo gioco, cioè lo specchio della nostra vita. Direi che vedendo lo swing di una persona, da come impugna la mazza, da come si addressa, dalla routine che si crea, gli si può tranquillamente delineare personalità, egocentrismo e carattere; pure i talenti si possono riconoscere (nel film “La leggenda di Bagger Vance”, si dice che si impugna la mazza, come ci si attacca alla vita). Perchè, nonostante sia considerato da tanti uno sport per rammolliti danarosi e con la puzza sotto il naso, il golf è aggressivo, psicologicamente devastante e, attraverso la sua trasposizione simbolica, ci insegna un sacco di cose da poter mettere a disposizione per affrontare la nostra vita e i nostri obiettivi:

  • UNA BUONA PARTENZA È ESSENZIALE_ Il primo tiro è la metafora dell’inizio di ogni progetto. Partire con un errore significa dover iniziare a rincorrere, ancora prima di aver iniziato, con uno spreco di energie che difficilmente può essere recuperato. Potremmo riassumere in “chi ben comincia è alla metà dell’opera”.
  • GLI ERRORI VANNO RISOLTI, NON REITERATIL’insegnamento è molto semplice. Dopo un errore meglio un layup di recupero, piuttosto di complicarsi la vita alla ricerca del miracolo. Nella vita, voler recuperare un errore con un all-in, è rischiare troppo spesso di peggiorare inesorabilmente una situazione che poteva essere risolta senza ulteriori complicazioni. Potremmo riassumere in “errare è umano, perseverare è diabolico”.
  • CONOSCI I PROPRI LIMITI_ Ognuno di noi ha un handicap. Riconoscere il proprio handicap, cioè i nostri punti di debolezza, ci mette nella condizione di comportarci e giocare per quello che ci possiamo permettere. Potremmo riassumere in “non fare il passo più lungo della gamba”.
  • PARALISI DA ANALISI_ In questo sport, come nella vita, conta essere riflessivi. Ad un certo punto però, dopo aver fatto tutte le analisi del caso, dopo aver valutato i rischi, pro e contro di una decisione, dobbiamo lasciarci andare, fidandosi anche del nostro istinto e della parte più naturale insita in noi. Altrimenti l’eccesso di analisi ci può mettere in una condizione di stallo, temporeggiando inesorabilmente le nostre decisioni. Potremmo riassumerlo in: “ad un certo punto, basta pippe mentali”)
  • MAI FORZARE LE SITUAZIONIRispettare i tempi, le modalità, i valori, le sensazioni. Forzare significa condizionare un risultato. Ed è sempre sbagliato. Direi che potremmo tranquillamente riassumerla in “chi troppo vuole nulla stringe”.
  • PIÙ TI AVVICINI ALL’OBBIETTIVO E PIÙ TUTTO DIVENTA DIFFICILE_ Quando ci avviciniamo all’obbiettivo, ci sembra di essere vicini alla meta e invece di aumentare l’attenzione, tendiamo a diminuirla. Essere vicini, non significa avercela fatta. Quando si chiude la buca, quando si porta a termine completamente un lavoro, allora possiamo dire di avercela fatta. Potremmo riassumere in “calma e sangue freddo”.
  • ESSERE ONESTI CON NOI STESSI_ Il golf, come la vita, non ha un arbitro sempre presente a condannare le nostre disonestà intellettuali. E il golf è l’essenza di tutto questo. Spostare una pallina può non sembrare grave, alterare lo score di un punto può sembrare cosa da poco. Invece è essere disonesti con il campo, con gli avversari e, soprattutto, con noi stessi. Potremmo riassumerlo così: “Basta un istante per fare un eroe, ma è necessaria una vita intera per fare un uomo onesto”.

Amo questo sport. Amo quello che rappresenta. Amo questa metafora continua che ti dimostra quanto le nostre azioni determinano il risultato. E la sfida che ho con questo gioco è la stessa sfida che ho nella vita: dimostrare di vincere anche perdendo. So che può non avere un senso, ma forse, il mio ego o la mia sensibilità hanno capito che il concetto di vincere è relativo rispetto al sacrosanto obiettivo di trovare il proprio swing… o, se vogliamo, il nostro equilibrio.

O potremmo riassumerla in: “la bellezza salverà il mondo”.

#talentisineveryone